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Scena domestica con bimba che imbocca la nonna

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Deliziosa scena di genere immersa in un’atmosfera giocosa

Francesco Giuseppe Ciseri ( Firenze 1858  – 1933)

Scena di genere con bimba che imbocca la nonna

Olio su tela, cm 46 x 60

Firmato in alto a destra “F. Cis 1889”

La firma realizzata con pittura rossa, particolare presente in molte opere del pittore, collega il dipinto alla mano di Francesco Giuseppe Ciseri (Firenze 1858  – 1933).

Il presente dipinto si discosta dal catalogo del pittore che come il padre predilige cimentarsi in temi sacri e ritratti, in questo caso si tratta di una scena di genere in cui i protagonisti sono popolani; questo tipo di pittura ebbe moltissimo successo sul finire del XIX secolo, i dipinti che ritraevano le popolazioni più basse in ambienti idilliaci e immagini gioiose ebbero grandissima fortuna di mercato soprattutto quello straniero. In queto caso vediamo una mamma con in braccio una bambina che imbocca con tutta probabilità la nonna con della frutta, il tutto in un atmosfera giocosa.

Nato a Firenze il 19 maggio 1858 è figlio del celebre pittore Antonio Ciseri e Cesira Bianchini. La sua educazione artistica dipende strettamente dall’attività paterna: egli fu costantemente presente nello studio del padre. Nel 1875 cominciò il normale corso di studi artistici presso l’Accademia di belle arti a Firenze. Fra i suoi primissimi lavori vanno ricordati, entrambi del 1877, una replica di un Sacro Cuore di Maria, e un ritratto dell’imperatore del Brasile, Don Pedro, ricavato da una fotografia; nello stesso anno accompagnò il padre in uno dei suoi frequenti viaggi a Roma. Nel 1883 è documentato un altro suo ritratto, quello di Mario Brian Rei, cognato della sorella Caterina; sempre nel 1883, inoltre, partecipò alla Promotrice fiorentina con un quadro di genere, l’Annaspo. Il suo primo lavoro importante risale al 1884, quando eseguì un Sacro Cuore per la chiesa del S. Salvatore a Gerusalemme; per la stessa chiesa finirà nel 1886 una copia molto libera del Sogno di S. Giuseppe, dipinto da Antonio: commissioni, queste, ottenute attraverso il padre, il quale aveva ricevuto numerosi incarichi per le chiese di Gerusalemme.

Nel 1889 soggiornò per alcune settimane a Parigi allo scopo di visitare l’Esposizione universale, e scrisse alla famiglia lettere in cui si dichiarava sbalordito dai risultati artistici raggiunti da altre nazioni, segnalando particolarmente i dipinti francesi, spagnoli e russi. L’anno seguente compì un viaggio di istruzione a Berlino, lavorando subito dopo a una copia della Madonna con Bambino di Murillo nella Galleria Palatina di Firenze, su commissione di un collezionista russo. Nel 1900, inoltre, partecipò al concorso Alinari con una Madonna con Bambino. Nel 1924 donò la sua collezione di dipinti alla Galleria d’Arte Moderna di Firenze. Morì a Firenze l’8 novembre del 1935.

Altezza

46

Tecnica

Olio su tela

Restaurato

Restauro conservativo

Spedizioni

disponibile in tutta Europa

 

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