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Piccolo trumeau lombardo Luigi XIV

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Doppio corpo lastronato in radica di noce con fronte mosso, ribalta con segreti e alzata a specchi.

Bel doppio corpo lombardo lastronato in radica di noce, particolare nel suo genere per diversi fattori: le misure contenute, gli ampi specchi che costituiscono quasi per intero la parte superiore del mobile e le ampie superfici ebanizzate, queste le caratteristiche più evidenti.

Il mobile nella parte inferiore ha una linea mossa/spezzata aggettante ed è costituito da tre cassetti, montanti architettonici con riserva lastronata in diagonale con alternanza di legni chiari e scuri. Subito al di sopra dei cassetti si trova una caratteristica fascia modanata interamente ebanizzata, inusuale ma che si trova spesso in una piccola “famiglia” di mobili lombardi. La ribalta, lastronata a spina di pesce in noce, è caratterizzata da una cornice dalla linea spezzata modanata e ornata con un cordoncino in radica di noce, questo è un altro elemento raro da trovare. All’interno troviamo 8 tiretti, 4 più grandi al centro e 4 ai lati più piccoli ed inseriti in due piccoli castelli molto caratteristici che richiamano alcuni mobili emiliani. Il piano, in radica, cela un vano segreto.

Passando alla parte superiore del mobile, due ante lastronate a spina di pesce aprono completamente il fronte, hanno un perimetro molto sottile dando perciò molto spazio agli specchi, questo crea un effetto di slancio verso l’alto dell’intero mobile e di alleggerimento visivo complessivo, ad aumentare questo effetto è la completa assenza di montanti. Il trumeau termina in alto con un sobrio cappello lastronato in radica di noce con una bellissima, ed anche qui caratteristica, cornice avente una spiccata modanatura. All’interno troviamo in basso tre tiretti ed una suddivisione di vani a giorno. Fianchi con lastronature in radica, ed altra inusuale caratteristica, una lastronatura nel pannello più in basso che crea una sorta di croce.

COMMENTO

Questo trumeau è di provenienza lombarda ed è possibile avvicinarlo, a nostro giudizio, ad una “famiglia” di mobili ben precisa e particolare, quella dei “Veneroni”. Si tratta di un gruppo di mobili con caratteristiche molto simili fra loro, come: le ampie superfici ebanizzate (si conoscono alcuni cassettoni completamente ebanizzati), montanti e piedi fortemente architettonici, quella particolare fascia modanata che nel nostro mobile è collocata fra cassetti e ribalta e ancora: la mossa del fronte, tripartito, con la parte centrale convessa.

Il nome “mobili Veneroni” sembra provenire dall’architetto pavese Giovanni Antonio Veneroni (Pavia, 1683? – Stradella, 1749) il quale sembra aver disegnato un cassettone completamente ebanizzato. Purtroppo, le notizie certe che oggi si conoscono sono poche. I mobili con queste caratteristiche sono solitamente attribuiti geograficamente a un’area della bassa Lombardia che corre da Pavia a Lodi a Cremona, per questo nostro trumeau forse si potrebbe pensare anche ad un’area più vicina all’Emilia come Mantova per via dell’impostazione dello scarabattolo che ricorda molto certi mobili del modenese.

Concludendo a noi pare lecito attribuire il nostro doppio corpo al primo quarto del XVIII secolo ed avvicinarlo a questa “famiglia di mobili Veneroni” o comunque all’area cremonese / mantovana, dove certamente ci fu quantomeno un influsso, una contaminazione di mobili con caratteristiche simili al nostro.

Altezza

240

Larghezza

110

Profondità

53

Epoca

Luigi XIV

Restaurato

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